Si è tenuto questa mattina il convegno “Imprese recuperate dai lavoratori – Una risposta concreta alla crisi, un possibile modello economico e sociale da valorizzare”, in sala Consiliare a Collegno, in cui si sono alternati interventi di operatori economici, politici e sindacali locali e nazionali.
Il convegno, presieduto dall’Assessore all’innovazione di Collegno Mattiuzzo, è stato organizzato con il Vice Sindaco e Assessore al Lavoro Antonio Garruto e dal Sindaco Francesco Casciano, in collaborazione con la società Zona Ovest di Torino srl.
“I lavori di questa mattina hanno consentito di conoscere una realtà poco diffusa anche se già regolata da una legge nazionale e sostenuta da una regionale. I nostri 11 comuni del Patto Territoriale della zona Ovest non hanno mai fatto mancare il sostegno alle aziende in crisi e ai lavoratori, salvare le imprese che hanno nel capitale umano la dote più preziosa può essere una opportunità” ha evidenziato nel suo intervento Umberto D’Ottavio Presidente del Patto Territoriale Zona Ovest Torino.
“L’incontro di oggi è stata l’occasione anche per ribadire l’importanza delle politiche attive del lavoro come strumento per prevenire le crisi aziendali, valorizzare la responsabilità sociale delle aziende e rafforzare la cooperazione ed il supporto da parte degli enti locali e dei livelli istituzionali superiori” ha sottolineato Antonio Garruto.
Sono stati presentati due casi di imprese particolarmente interessanti.
La prima, piemontese, si occupa di sviluppo di software gestionale. Rischiava di chiudere per la scomparsa dell’imprenditore, ma i lavoratori hanno deciso di proseguire l’attività in forma cooperativa, garantendo così la continuità lavorativa ed il servizio ad un ampio bacino di aziende clienti, a livello locale e nazionale.
La seconda, in un’area industriale del napoletano, rilevata dai lavoratori dopo una fase di crisi, produce oltre 40 tipi di file, trefole e trecce di acciaio per edilizia (strutture di grandi dimensioni quali ponti, dighe, viadotti) ed uso industriale, opera su mercati nazionali ed internazionali, si sviluppa con oltre 25mila mq di stabilimento ed uffici, occupa attualmente più di 50 addetti in cooperativa ed investe continuamente in miglioramenti di processo e di prodotto.
Due esempi, tra le oltre 110 imprese recuperate attualmente attive in Italia, di aziende dinamiche, pienamente inserite nei propri mercati di riferimento, che fanno dell’innovazione una delle leve del proprio successo.
I ricercatori del Collettivo di ricerca sociale/Rete italiana delle imprese recuperate hanno presentato le attività svolte dalle imprese italiane recuperate dai lavoratori, quali risultati economici conseguono, quali ritorni concreti per lo Stato esse producono, oltre a illustrare quali sono i possibili percorsi per il recupero d’impresa.
Il Sindaco Francesco Casciano ha ricordato il ruolo dei Comuni nelle crisi aziendali e come Collegno abbia avuto un ruolo giuda anche per altri Enti: con il Patto abbiamo lanciato l’anticipo della Cassa Integrazione per i lavoratori in attesa di sussidio e negli anni 70 ci furono esperienze straordinariamente significative di recupero di lavoratori come la Co.le.co. che avviarono un percorso che ha fatto strada e scuola nel Paese. In questo momento complicato, recuperare e rigenerare imprese significa non disperdere competenze, il sapere e il saper fare dei lavoratori. Il capitale umano è centrale per ogni attività economica, il Workers Buyout è anche occasione di sviluppo sociale e locale, quindi prezioso elemento delle politiche attive del lavoro”.
“Una interessante mattinata di approfondimento sulla tematica delle imprese recuperate dai lavoratori, interessante strumento che, attraverso la creazione di cooperative, acquisiscono l’impresa in crisi in cui sono dipendenti per diventare imprenditori. Fondamentale il ruolo di raccordo degli enti locali e di area vasta, che grazie alla loro presenza capillare sul territorio possono fare da collettori delle diverse esigenze e creare il raccordo tra i molteplici attori in gioco” ha ribadito Sonia Cambursano consigliera delegata allo sviluppo economico della Città Metropolitana.
“Un convegno che è diventato seminario su un tema a me molto caro: quello dei ‘workers buyout’, letteralmente dipendenti che acquistano l’azienda per cui lavorano. Si tratta di un’operazione importante da far conoscere e sviluppare non solo perché permette di affrontare la crisi di un’impresa ma anche perché rappresenta una soluzione perfetta per un problema che affligge il tessuto delle PMI italiane: la successione e l’avvicendamento generazionale” – ha sottolineato Gianna Pentenero Assessora al Lavoro e Attività Produttive del Comune di Torino intervenuta prima del Vice Ministro Laura Castelli in video collegamento e della lettura di un messaggio inviato dal Ministro Andrea Orlando che hanno chiuso il confronto proficuo che ha assunto di fatto le forme di un seminario nazionale sul tema.
Tutti hanno di fatto sottolineato il rilievo in questi percorsi del ruolo della cooperazione e l’impegno del sindacato con la presenza di CGIL-CISL-UIL e dell’Alleanza Cooperativa per il rilancio delle attività produttive, aspetto evidenziato anche negli interventi dei ricercatori del Collettivo di ricerca sociale/Rete italiana delle imprese recuperate che hanno presentato le attività svolte dalle imprese italiane recuperate con i risultati economici conseguiti e con le testimonianze di due aziende intervenute in modalità online.